Questo sito o gli strumenti terzi da esso utilizzati, si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella Privacy Policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

La processione del Venerdì Santo attraversa il terremoto (ex lettere sulla mostra)

 

“La processione del Venerdì Santo attraversa il terremoto”, mostra fotografica di Vito Galgano, inaugurata il 21 novembre scorso a Calitri (Av) nei locali della sala Ex Eca, e proseguita fino al’ 8 dicembre 2010.

La mostra promossa dall’Arciconfraternita Immacolata Concezione di Calitri, in collaborazione con il Prof. Donato Lucev, è stata inaugurata alla presenza del Dott. Giuseppe Di Milia, Sindaco di Calitri e del Parroco don Pasquale Riccio, ed ha visto la presenza di numerosi visitatori, tra cui il nostro Arcivescovo S.E. Mons. Francesco Alfano, e l’ex Ministro Giuseppe Zamberletti, che hanno molto apprezzato gli scatti di Galgano tutti in bianco e nero.

Il titolo della mostra sintetizza bene l’unione delle due ricorrenze che si sono volute celebrare: da un lato i trecento anni della fondazione dell’Arciconfraternita, dall’altro i trenta dal sisma del 23 novembre 1980. La ricorrenza del sisma è stata ripercorsa dalla processione del Venerdì Santo attraverso le rovine e le macerie ben documentate dalle foto dell’epoca.

“Quando ho visto le foto di Vito Galgano ho voluto esaminarle con attenzione, per scoprire dove aveva affondato l’obiettivo” ha affermato il prof. Donato Lucev, e con scelta mirata esso era puntato sui giovani, sui quali era riposta la speranza di una rapida ripresa. Argomento che ancora, oggi, è quanto mai di attualità. Le opere esposte sono state tutte riportate nel catalogo a stampa che può essere richiesto o ritirato presso l’Arciconfraternita, dietro versamento di una piccola offerta e/o rimborso spese postali.

Un grazie a tutti quanti hanno reso possibile la mostra; elencarli rischierei di dimenticare qualcuno.

Vitantonio Di Milia